Le grandi evasioni della storia - 1 
Per una settimana, da oggi alla fine del mese, ogni giorno alle 18.30 esamineremo le imprese di alcuni dei più intrepidi fuggitivi di tutti i tempi, cominciando con le famiglie di Hans Strelczyk e Gunter Wetzel. Affascinati da un documentario televisivo sulle mongolfiere, i due amici della Germania orientale pensarono bene di servirsi delle loro capacità di artigiani e costruirne una per varcare la cortina di ferro verso ovest sorvolando il confine con le loro famiglie. La moglie di Wetzel è scettica e gli Strelczyk partono da soli, il 3 luglio 1979, da un prato a 40 km da Berlino, ma l'umidità spegne il bruciatore e atterrano in territorio orientale a poche centinaia di metri dalla recinzione. Riescono a fuggire, ma ormai la Stasi è sulle loro tracce (i fottuti bastardi hanno rinvenuto i resti del loro tentativo fallito e indagano). Nel timore di essere presto scoperte, le due famiglie si rimettono al lavoro: gli uomini costruiscono un bruciatore più affidabile mentre le donne cuciono 60 lenzuola.

Il meglio lo danno i bambini piccoli: "se ne siamo usciti vivi la prima volta, proviamoci ancora!", è la sostanza del ragionamento con cui incoraggiano i genitori. Beata incoscienza.

La notte del 15 settembre, con la Stasi alle calcagna, i quattro genitori e i loro quattro bambini prendono il volo (secondo una versione tenendosi aggrappati a una piccola piattaforma metallica perché il pallone, non ancora sperimentato in tutta fretta, sarebbe sprovvisto del classico cesto), raggiungono quota 2.700 metri e dopo mezz'ora scendono senza sapere dove trovarsi. Una incredula, stupefatta pattuglia di polizia li informa: siete in Baviera, in Germania occidentale!, e in tutto il mondo diventano presto eroi della libertà. Dalla loro avventura è stato tratto il film Night Crossing del 1982, nella locandina

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