Le grandi evasioni della storia - 5

L'oggi quarantenne Christopher Daniel Gay, soprannominato il Piccolo Houdini, oltre che ladro professionista e artista della fuga è stato anche un figlio amorevole. Nel 2005 evase dalla prigione di Nashville per vedere il padre malato, e due anni dopo fuggì nuovamente per visitare la madre morente. In questa occasione, mentre veniva trasportato in un carcere in Alabama per aver rubato un camper, in qualche modo si liberò da una serie di catene (alle mani, i piedi e la vita) e salutò due poliziotti durante una sosta in South Carolina. Qui rubò un camioncino, guidò per 300 miglia, rubò un mega-camion a 18 ruote e guidò altre 100 miglia fino a nord di Nashville. Intercettato dalla polizia, rifiutò di fermarsi fino a raggiungere la madre, dove abbandonò il camion sul prato di casa e fuggì nei boschi, per poi a Nashville rubare l'autobus della cantante country Crystal Gayle e guidarlo fino al circuito automobilistico di Daytona, dove entrò spacciandosi per l'autista del famoso pilota Tony Stewart, insospettendo il direttore della pista, che lo fece catturare (l'autobus fu restituito intatto alla cantante, mentre la madre di Gay morì 12 giorni dopo senza che gli fosse consentito di partecipare al funerale). Nel 2009, mentre veniva trasferito da una prigione della Florida a una del Tennessee, ripetè il suo numero "Houdini" liberandosi durante una sosta in Georgia per rifugiarsi in un campus universitario dove rimase asserragliato per due ore. Da notare che in questa occasione un portavoce della polizia della Florida aveva dichiarato che "questa volta sarà trattato come un prigioniero a rischio di fuga".

In precedenza: Dan Cooper, Henry Brown, Geronimo, e gli Strelczyk-Wetzel

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